DSA E DIRITTO ALLO STUDIO


La Legge 8 ottobre 2010, n. 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati.

In quest'area sono pubblicati:

- La legge n. 107 del 2010

- Il Decreto attuativo n 5669 del 2011

- Le linee guida ministeriali sull'attuazione della normativa

Per maggiori informazioni su il ruolo della scuola e dei docenti, sul Piano Didattico Personalizzato (PDP) e sulla applicazione della normativa a tutela dei diritto allo studio delle studentesse e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento è possibile visitare il sito dell’Associazione italiana dislessia: https://www.aiditalia.org/scuola

LA CARTA DEI DIRITTI DEI FIGLI NELLA SEPARAZIONE
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